L’ombra del bastone

L'OMBRA DEL BASTONE

Un grosso Quaderno Nero, di quelli usati per tenere i conti del latte da cagliare, giunge tra le mani di Mauro Corona. Porta in calce la data 1920 ed è firmato Severino Corona detto Zino. Contiene, in calligrafia appena leggibile, la confessione di un uomo, che il destino o la vendetta della Strega Melissa ha spinto, contro la sua volontà, sulla via della perdizione.

Nella solitudine, tra le pietre e la neve dei monti che sovrastano il Vajont, la voglia di sesso è il demone scatenante che fa nascere storie di violenza e di morte. È la voglia sfrenata che prende Zino e lo spinge a desiderare la moglie di Raggio, il suo più caro amico, fino alla follia e al delitto.

Mauro Corona, affascinato dalla storia del Quaderno Nero, ne conserva il linguaggio naturale, duro e carezzevole, dove ferocia e pietà sono le due facce di una stessa realtà.

UNA CURIOSITÀ: il bastone di Raggio è custodito in una teca all’Osteria Al Volt a Camino al Tagliamento (UD).

L’ombra del bastone è diventato anche una preziosa graphic novel illustrata da Matteo Corona che potrai trovare a questo link aff: https://amzn.to/3XzyXN3

Dal libro:

“Presi la strada per il Cornetto che sarà state le due dopo mezzodì, col rusacco sulle spalle e il dolore sul cuore. Non vedevo l’ora di andarmene via, tornare dalle mie capre perché quel posto, e la mia casa e il paese, e la latteria mi faceva venire in mente troppe robe belle che era diventate brutte di colpo”.

“Il peggio fu dopo il 1918, a riprendersi. Non c’era niente, non si aveva niente, solo qualche vacca magra che si teneva in vita per il latte e un po’ di butirro, e la ricotta che, a furia di scremare il latte, veniva verde come l’erba e dura come il sasso senza nissuna sostanza dentro”.

“Tacai a tremare in tutto il corpo e sudare acqua fredda perché avevo visto sul muro la mia morte. A quel punto l’oste si n’accorse e mi chiese cosa avevo che stavo così male. Gli risposi borbottando che forse era stato un colpo di caldo e che mi portasse il vino che tutto sarebbe tornato a posto. Bevei in due colpi tutto il mezzo litro e ordinai un altro mezzo”.

Pubblicazione

2005

Casa Editrice

Ed. Mondadori

Pagine

276

Note

Un romanzo inquietante dall'atmosfera poetica.
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