QUASI NIENTE
Mauro Corona incontra il cantautore friulano Luigi Maieron di fronte al Monte Col Nudo. I due iniziano a chiacchierare. Il libro è una raccolta, in forma narrativa, delle riflessioni dei due artisti che, scambiandosi opinioni ed esperienze, danno vita a un dialogo che ha il sapore delle storie antiche, i filò, che si tramandavano a voce, nelle case o nelle stalle, raccogliendosi assieme attorno al fuoco, per far passare le lunghe notti d’inverno.
Erano storie millenarie che mischiavano il mito con la realtà, portando valori semplici ed essenziali, di cui oggi forse si sente la mancanza. Mauro Corona e Luigi Maieron procedono dunque sul sentiero dei filò, e, in un’epoca in cui l’uomo rincorre la perfezione dell’auto realizzazione, i due autori marciano controcorrente.
I due autori si confessano e parlano di sconfitte, fragilità, pace interiore, lealtà, radici, amore, morte e sogno rievocando personaggi mitici, che Maieron e Corona hanno incontrato nella vita reale e riportato nelle loro rispettive opere.
Si innesca quindi un filo conduttore creativo fra uomini di musica e narrativa, un vortice incantevole che ammalia, in cui le frasi paiono cantare e le melodie dei boschi si ritrovano negli spazi fra le parole.
Dal libro:
“Mauro Corona: guarda il Col Nudo, Gigi. È in ombra, le cose belle sono sempre in ombra. Quella montagna mi ricorda l’infanzia. Prima del Vajont i miei genitori si separarono e noi tre fratelli finimmo dai nonni. Ogni mattina mi svegliavo a casa loro, mi affacciavo alla finestra e vedevo ‘sta montagna e mi affascinava fortemente l’idea di andar su. Non conoscevo ancora la parola scalare ma ogni volta mettevo fuori il naso e osservavo rapito quella montagna lontana”.
“Luigi Maieron: noi siamo figli di persone che arrivano da un’altra epoca, che sono dovute diventare grandi presto. Cresciuti in fretta, con infanzie trascurate e adolescenze eluse come fossero formalità. Noi arriviamo da lì. C’era forse una saggezza quasi involontaria in questo piccolo mondo antico. Si viveva con quasi niente e ci si accontentava spesso considerando quel poco quasi troppo”.
“Mauro Corona: Gigi abbiamo parlato molto di infanzia e delle nostre radici elastiche. Abbiamo parlato di questo vivere che sembra così poco naturale: si vive di reazioni a quello che ci è capitato. Soprattutto nell’infanzia. Il nostro comportamento è reattivo.”