Il soffio del gallo forcello
Un breve racconto, pubblicato dal Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina (PN), in cui Mauro Corona descrive il rapporto con il padre e svela l’origine del suo stretto legame con la Natura, i boschi e la montagna che ha imparato a conoscere fin da bambino.
Dal libro:
“L’animo di un bambino è come una lavagna, e i segni strisciati sopra dal chiodo dell’esperienza non si cancellano più, anche se lo strofinaccio del tempo li attenua un po’”.
“Nelle pause del cammino egli si accendeva una sigaretta. Nel buio non scorgevo il suo viso, ma solo il lumicino della brace che andava e veniva dalle sue labbra: lui non esisteva più, era solo ombra”.
“Si udivano i primi cinguettii, le bestie si svegliavano; voli di gufi sembravano colpi di fiato vicinissimi. Versi strani, rumori secchi, come caduti dall’alto; poi, improvviso, possente da mettere paura, si udiva il “soffio” del forcello che sfida il rivale”.