Il Bosco Racconta
Gli alberi raccontano storie, ma bisogna essere sensibili e pazienti per udirne le voci. Come Mauro Corona, che in questa raccolta presenta i racconti più belli che ha “sentito” durante le sue lunghe camminate nel silenzio delle valli e delle cime innevate. Storie che narrano di quando il mondo era giovane, e gli animali molto diversi da quelli di oggi. Ma anche racconti che hanno per protagonisti uomini e donne capaci di affrontare le difficoltà del mondo contemporaneo e di interpretare una realtà che velocemente cambia. Storie che parlano a grandi e bambini, miti e leggende di un mondo semplice e affascinante, creati con fantasia inesauribile e amore per la Natura, da un vero sciamano dei nostri tempi.
«Mauro è il suo torrente di montagna, che deve la sua piena allo squaglio di nevi e di affluenti. Da lontano metto un suo libro sulle ginocchia e mentre leggo ascolto. Sto così alla sua tavola o su uno sgabello della sua stanza officina, imbottita di libri, scalpelli, sgorbie, motoseghe e l’indispensabile mola a acqua per affilare arnesi. La stanza è imbiondita dalla segatura del cirmolo, per me polvere d’oro». – Erri De Luca
Il volume raccoglie i racconti di “Storie del bosco antico” e “Torneranno le quattro stagioni”.
Dal libro:
“Allora il buon camoscio, con pazienza certosina, le insegnò a fischiare. Per tre giorni restò con la marmotta finché non imparò a emettere un acuto fischio, che poi insegnò alle sorelle. Da allora le marmotte non patirono mai più predazioni indiscriminate. Infatti una di loro sta sempre di vedetta e appena nota pericoli lancia un fischio assordante. Poi, tutte insieme, guadagnano la tana”.
“Quelli normali a quel punto per davvero credettero di essere poveri disgraziati, brutti e sfortunati. Invece erano belli. Erano alberi, alberi naturali. Ma, a furia di essere presi in giro, si convinsero di essere loro i diversi. Così si avvilirono e in ogni momento chiedevano allo scultore di modificarli, di far loro qualche faccia. Ma l’artista non poteva scolpirli tutti, non gli sarebbero bastate mille vite”.
“Per la forza che l’amore gli aveva infuso era diventato imbattibile. Quando c’è il buon motivo la forza viene da sola. Il buon motivo crea convinzione, la convinzione fa nascere forza. L’amore, quello vero, quello atteso, quello unico, è un eccezionale motivo per dare forza invincibile anche ai più deboli”.